TESTAMENTO BIOLOGICO 20-4-17
Pia Locatelli
Dichiarazione di voto Locatelli
su testamento biologico:
Oggi è un giorno buono per i socialisti, per
questo Parlamento, per l’Italia: un passo fondamentale è stato fatto
per l’applicazione dell’articolo 32 della Costituzione secondo il quale
nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario. Un diritto
costituzionale che finalmente, con questo provvedimento, diventa dovere per il sistema
sanitario nazionale.
Noi socialisti siamo da sempre in prima linea in questa
battaglia, a fianco degli amici radicali, dell’Associazione Luca Coscioni
e di Beppino Englaro che ci ha aiutato a elaborare la nostra proposta di legge,
presentata all’inizio di questa legislatura.
Non è stato
un cammino facile e siamo consapevoli che il testo presenta alcune ambiguità
che consentiranno ritardi o rinvii. Però consente di dire no alle cure, di
interromperle, se un malato non le regge più; pone uno stop all’accanimento
terapeutico; prevede la sedazione continua e profonda, che consente che la morte
arrivi in modo dignitoso, introduce la figura del fiduciario a garanzia del rispetto
della volontà di chi è diventato incapace, e nessun esonero nell’applicazione
della legge è previsto per i soggetti privati. Tutti aspetti positivi a fianco
di alcune ambiguità e ombre, una di queste l’introduzione di una sorta
di obiezione di coscienza, ambiguità che abbiamo segnalato nella fase di
approvazione degli emendamenti.
Abbiamo lavorato per quasi un anno
per ottenere la calendarizzazione del provvedimento e un altro in Commissione
per avere un testo condiviso. Il risultato è il frutto dell’impegno
di forze politiche diverse, di un lavoro trasversale, come a volte avviene sui temi
etici e apprezziamo che il governo abbia lasciato al Parlamento la piena responsabilità
della legge.
Questa legge è un buon compromesso, e sappiamo
che nei compromessi ciascuna parte rinuncia a qualcosa, ma si tratta di un primo
importante passo, anche se l’opinione pubblica lo ha già definito insufficiente.
Siamo
però solo a metà percorso. Ci aspetta un passaggio al Senato che sarà
forse ancora più arduo. Speriamo di non arrivare alla fine della legislatura
a mani vuote. Il Paese non ce lo perdonerebbe.
I socialisti voteranno a favore.