di Addiccì
In tutta Europa le immatricolazioni delle auto continuano a calare. Quello dell’automotive è ormai il settore industriale più in difficoltà nel sistema produttivo europeo, e questo per tante ragioni: dalla concorrenza globale sempre più agguerrita all’aumento dei costi energetici, dall’elevato costo del lavoro rispetto ai Paesi bassamente sindacalizzati alla difficoltà di reperire sul mercato pezzi di ricambio e componentistica. Oggi possedere un’automobile è un costo non indifferente in un bilancio famigliare, non solo perché le auto costano molto – incluse quelle usate – ma perché oltre al bollo, all’assicurazione e ai costi di manutenzione si è costretti, soprattutto per chi vive nelle grandi città o è costretto a usarla in maniera intensiva, a pagare una marea di multe. Molti diranno che le multe sono sanzioni sacrosante per chi non rispetta le regole, ma solo chi non conosce la realtà può considerare equa la smisurata quantità di multe che si abbatte quotidianamente sui cittadini italiani. La verità è che gli automobilisti italiani sono letteralmente assediati da vigili urbani e telecamere, e ormai basta un non- nulla per vedersi sanzionati. E ad arricchirsi sono le casse comunali, che in molti casi non reggerebbero senza gli introiti delle sanzioni stradali. Tutto quest’assedio mette a dura prova gli automobilisti, che pagano in silenzio o borbottando, ma giorno dopo giorno avvertono sempre più come insostenibile il mantenimento dei loro veicoli. Tanto che chi ne ha la possibilità se ne disfa, preferendo muoversi coi mezzi pubblici. Chi ne paga le conseguenze? In primis, l’industria automobilistica. Perché l’auto ormai è considerata un lusso, e chi la guida un nemico della società e un inquinatore da punire. E invece avere un’auto non è quasi mai un lusso, ma una necessità, sia per ragioni lavorative che famigliari. Ma se avere un’auto diventa insostenibile economicamente, è inevitabile che sempre meno gente ne acquisti una nuova. Se dunque si vuole aiutare l’automotive s’inizi a calmierare questa furia giustizialista, quest’assurda inquisizione delle multe.