Le idee dei socialisti per un progetto di rinnovamento

di Luigi Iorio

Dal 21 al 23 marzo il Partito Socialista Italiano celebrerà il suo Congresso nazionale a Napoli, la capitale del Mezzogiorno d’Italia. Le principali linee di indirizzo del congresso restano chiare: ricomporre e rafforzare la comunità socialista perché possa dare il suo contributo al Paese in un momento di enorme difficoltà. Un lavoro complesso, avviato già da qualche anno con l’elezione del segretario Enzo Maraio e di un gruppo dirigente largamente rinnovato. Sono passati tre anni dall’ultimo congresso svolto a Roma e il quadro politico ha registrato un sostanziale cambiamento. Le elezioni del 2022 hanno portato al governo il centrodestra guidato da Giorgia Meloni che, abbandonando anche le deboli e contraddittorie istanze liberaldemocratiche che avevano in parte caratterizzato il berlusconismo, si è distinto per un misto di arroganza, inefficacia e perenne vittimismo. Il risultato dell’azione di governo è sotto gli occhi di tutti: l’Italia si è fermata. Prodotto interno e produzione industriale sono fermi, nonostante la spinta che avrebbe dovuto fornire il Pnrr. Nessuna delle riforme sbandierate è stata portata a termine, né sul terreno istituzionale né su quello sociale o di funzionamento della macchina amministrativa. La sanità pubblica, privata di fondi e abbandonata alle spinte privatizzatrici, è ormai una vera e propria emergenza nazionale. Questa assoluta incapacità di governo della Presidente del Consiglio e della maggior parte dei Ministri viene mascherata da un velleitario attivismo in politica estera. Si oscilla tra iniziative inconcludenti, quali il cosiddetto “piano Mattei” o il centro per immigrati in Albania, e l’ambizione di giocare un ruolo al di fuori della tradizionale collocazione europea dell’Italia in un ambiguo collegamento con il sovranismo internazionale. Il Psi in questi anni ha dimostrato di essere l’unica forza socialista organizzata presente nel Paese, solidamente collocata nell’ambito delle strutture sovranazionali Pse e Internazionale socialista, e fortemente radicato nella coalizione di centrosinistra. Nel frattempo il Psi ha lavorato per rafforzare la propria presenza politica ed organizzativa presentando liste socialiste nelle elezioni comunali, provinciali e regionali ottenendo numerosi eletti. Ha riportato il simbolo socialista nella corsa per l’elezione del Parlamento europeo seppur in coabitazione con altre forze politiche, ed in quella occasione il segretario nazionale Maraio ha raccolto un notevole successo personale nel collegio dell’Italia Meridionale. La storica presenza socialista nel Sud Italia si è ulteriormente rafforzata, anche per la decisa partecipazione alla battaglia contro la proposta di autonomia differenziata avanzata dalla destra. Ma non sono mancati segnali di vivace iniziativa anche nelle regioni del Nord, come quelle recenti svoltesi a Milano sul tema dell’emergenza abitativa e dello sviluppo e della sicurezza. Il Psi in questi anni ha mantenuto e rafforzato il suo impegno sul terreno dei diritti civili partecipando con convinzione all’iniziativa referendaria sulla cittadinanza, che entra ora nella fase più viva con la celebrazione della consultazione. Il nuovo gruppo dirigente del Psi che ha operato in questi anni continuerà a lavorare, con entusiasmo e con l’auspicabile contributo di nuove energie, per agevolare la nascita di una nuova grande alleanza, aperta ed inclusiva, che possa portare il centrosinistra a governare il Paese sulla base di un programma che abbia come elementi portanti la crescita, la riduzione delle disuguaglianze sociali, l’ampliamento della sfera dei diritti degli individui e delle libertà. Sarà un congresso straordinario, convocato con l’obiettivo di aprire una discussione ampia che coinvolga i nostri dirigenti, militanti e nuovi tesserati che nel 2024 hanno voluto credere in una idea antica ma sempre attuale e proiettata nel futuro: quella socialista e del Psi. Parleremo delle difficoltà del mondo del lavoro, di scuola e sanità pubblica, di giustizia giusta e di un fisco che operi per diminuire le disparità sociali. Il significato della mozione del segretario Maraio, candidato unico alla guida del partito al Congresso, è tutto nel titolo: “Esserci”. Parleremo di come siamo tornati nelle piazze e nei luoghi di lavoro, sulle schede elettorali e nelle amministrazioni. E ci impegneremo solennemente a farlo ancora, credendoci fino in fondo. Perché un’Italia senza un Partito Socialista presente e forte, lo dimostrano questi caotici trent’anni di Seconda Repubblica, è un’Italia più divisa, più povera, più ingiusta.

 

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